Tutto ha inizio nel 1969 quando l’allora Presidente della Repubblica Francese, Georges Pompidou, indisse un concorso aperto a tutti gli architetti del mondo per realizzare uno scrigno capace di accogliere i capolavori delle collezioni d’arte contemporanea della nazione: il futuro centre pompidou.
Nello stupore generale, venne allora selezionato un giovane e sconosciuto architetto italiano di nome Renzo Piano. Il quartiere scelto per la realizzazione, il famoso “beaubourg“, una zona della città che sin dal medioevo era considerata come un “bel borgo”.
Negli anni sessanta del 1900, però, del bel quartiere rimaneva solo il nome poiché l’area era occupata da un imponente parcheggio proprio a due passi dal centro storico.
L’inaugurazione del Centre Pompidou avvenne nel 1977, con più di 13000 opere su 8000 metri quadrati, una struttura imponente con sei piani in cui venne accolto il museo Pompidou ma anche una biblioteca specializzata, diverse sale per proiezioni cinematografiche, un café ristorante con vista panoramica sulla città e aree espositive per mostre temporanee.
La struttura, a dir poco ardita, nacque dall’intento di voler portare all’esterno tutto lo scheletro dell’edificio che solitamente non é visibile. Tubature bianche per identificare la struttura portante, blu per la climatizzazione, giallo per l’elettricità, rosso per gli ascensori e verde per i circuiti dell’acqua.
Al contrario l’interno era costituito da un grande parallelepipedo vuoto che viene tutt’oggi suddiviso in spazi espositivi grazie a grandi pannelli scorrevoli. Spesso utilizzato per mostre temporanee, il centro Pompidou vanta attualmente una ricchissima collezione di dipinti e installazioni di tutto rispetto, con opere di autori quali Picasso, Matisse, Dalí e molti altri.
Danilo, amante delle sfide, ti condurrà alla scoperta di questo tempio dedicato all’arte moderna e contemporanea con l’obiettivo di avvicinarti a capolavori che troppo spesso sono etichettati come ostici e enigmatici.
Liberati dai preconcetti, esprimi la tua personale interpretazione di opere provocatorie come “Merde d’artiste” di P. Manzoni o “Fontana“ di M. Duchamp e ripercorri insieme a Parigirando una delle pagine più ricche e affascinanti dell’arte: dal fauvismo al surrealismo passando dal dadaismo sino alla pop art.