“Paris sera toujours Paris!” sono le parole di una allegra canzone della cantautrice tutta parigina: “ZAZ”.
Ma sarà vero?
La famosa rentrée di settembre è passata in sordina con novità che hanno sconvolto l’urbanistica della città e altre, meno entusiasmanti, relative alle misure di precauzione per il Coronavirus.
In questo articolo troverai un sunto di tutti i cambiamenti belli e brutti della città.
Le trasformazioni urbanistiche
Durante il periodo estivo abbiamo assistito alla rielezione del sindaco Anne Hidalgo. Appartenente al Partito Socialista, è stata la promotrice di grandi trasformazioni della città. Ricordiamo ancora il maldestro tentativo (riuscito per un brevissimo periodo) di rendere la Senna balneabile. Lo ricordano soprattutto i reparti ospedalieri costretti a far fronte al picco di casi di malattie epidermiche e infettive.
Al di là di questa decisione, sicuramente degna di nota è stata la volontà di rendere Parigi una città più ecologica e vivibile con scelte veramente importanti qui di seguito riassunte in un breve elenco:
- Chiusura per tutto l’anno della Voie Pompidou al traffico motorizzato.
Ricordate Paris Plage?
Ebbene la piccola spiaggia artificiale che veniva allestita nel periodo estivo in corrispondenza dell’Ile de la cité ( l’isola di Notre-Dame) sfruttava proprio un piccolo tratto di questo asse stradale che attraversa, costeggiando la riva destra della Senna, tutta la città. Anne Hidalgo ha deciso di chiudere questa arteria principale della città al traffico motorizzato trasformandolo in un luogo in cui poter correre, fare pic-nic, andare in bicicletta e ascoltare concerti di musica dal vivo.
- Chiusura al traffico ( eccetto per veicoli in consegna, taxi e soccorsi) di Rue de Rivoli, l’altra arteria principale della Rive Droite che dal quartiere Ebraico conduce fino a Place de la Concorde.
- Realizzazione di circa 1000 km di piste ciclabili in tutta l’area metropolitana;
- Chiusura al traffico motorizzato degli Champs Elysées una volta al mese.
e tanti altri cambiamenti che troverai nella pagina “Paris respire“, questo lo slogan scelto per presentare tutte le trasformazioni.

I Musei e le norme Anti-COVID19
La tanto attesa riapertura dei musei non ha sortito gli effetti sperati. Complice anche la totale impossibilità delle compagnie aeree di garantire i voli, l’afflusso turistico nella capitale parigina sembra nutrito solo ed esclusivamente da un pubblico francese mentre è totalmente assente il pubblico internazionale.

Questa situazione quantomai “anomala” rende le visite museali quasi surreali e i nostri recenti tour all’interno del Museo del Louvre ne sono una testimonianza.

Tranquillità e silenzio avvolgono le opere del museo più famoso al Mondo regalando, a pochi eletti, un’esperienza unica.

Il protocollo adottato dal Museo del Louvre e che viene rispettato nei principali musei della città (Museo d’Orsay, Museo de l’Orangerie, Jeu de Pomme, Centre Pompidou, per citarne alcuni) è il seguente:
- Acquisto obbligatorio online del ticket (sarà obbligatoria la scelta dell’orario di ingresso) anche per chi ha diritto al biglietto gratuito. Tale sistema garantirà il controllo esatto del numero di persone presenti all’interno del museo in ogni momento della giornata;
- Dosatore di disinfettante all’ingresso del Museo;
- Obbligo di indossare la maschera per tutti a partire dai +11 anni;
- Obbligo di rispettare il distanziamento sociale di 1 metro;
- Obbligo di rispettare il senso di visita creato appositamente per evitare assembramenti;
- Divieto di usare il guardaroba.
Le restrizioni in città e per chi viaggia
Dal 22 Settembre fino al 7 Ottobre coloro che entrano o rientrano in Italia dopo un soggiorno in alcune zone della Francia (sempre in aggiornamento) dovranno sottoporsi al tampone.
Due le possibilità:
- Presentare il risultato negativo di un test molecolare o antigenico effettuato tramite tampone nelle 72 ore antecedenti l’ingresso in Italia;
- Sottoporsi a un test molecolare o antigenico, effettuato tramite tampone, all’arrivo in aeroporto, porto o, se possibile, luogo di confine, oppure effettuare il test entro le 48 ore successive all’ingresso nel territorio nazionale presso l’azienda sanitaria di riferimento.
Ulteriori informazioni le troverete nel sito ministeriale Viaggiare Sicuri.
Dal 23 Settembre la Francia é stata suddivisa in 5 zone in base alla circolazione del virus in base ai seguenti criteri:
- Il tasso di incidenza che misura il numero di nuovi casi per 100.000 abitanti in una settimana
- Il tasso di incidenza che misura il numero di nuovi casi per 100.000 abitanti in una settimana per le persone di più di 65 anni
- Il numero di pazienti COVID ricoverati in terapia intensiva
e le differenti zone:
- Zona Verde
- Zona di Allerta
- Zona di Allerta Rinforzata
- Zona di Allerta Massima
- Zona di Urgenza Sanitaria
per i dettagli delle misure attuate per ogni singola tipologia di zona ti consigliamo di consultare la pagina del sito ufficiale del Governo Francese.
Il discorso del Ministro della Salute Olivier Véran (Aggiornamento del 6 Ottobre 2020)
C’était inévitable… Les bars à Paris et la petite couronne, désormais classées en alerte maximale, doivent fermer leurs portes à compter du 6 octobre, pour une durée de 14 jours minimum.
Nella conferenza tenuta il 5 Ottobre il Ministro della Salute O. Veran ha annunciato il passaggio della città di Parigi e di tutta l’area metropolitana nella zona di allerta massima. Ufficialmente le restrizioni saranno attuate a partire dal 6 Ottobre e prevedono, oltre alle usuali misure di distanziamento sociale e utilizzo della maschera anche all’aperto, la chiusura di bar, pub e discoteche (per almeno 14 giorni) e la chiusura anticipata dei ristoranti alle 22:00.
Parigi sarà sempre Parigi?